L’armonia tra Psicologia e Coaching

Introduzione
Psicologia e Coaching sono specializzazioni volte a portare benessere nella vita delle persone: non si sostituiscono l’una con l’altro ma collaborano per far sì che l’una possa supportare l’altro.
Entrambi fondano la propria essenza su una relazione ben strutturata e confidenziale che, nel primo caso, si instaura tra Coach e Coachee e, nel secondo caso, tra Terapeuta e Paziente.
Quando rivolgersi ad un Coach
Ci rivolgiamo ad un Coach affinché, come facilitatore del cambiamento, ci aiuti a raggiungere ciò che desideriamo. Il Coaching lavora, quindi, sul presente e sul futuro di tutte le persone che vogliono fare un cambiamento nella propria vita, spostandosi dalla posizione attuale alla meta desiderata, portandosi dietro gli insegnamenti e le esperienze del passato.
“Il Coachee (così viene chiamato il Cliente di un Coach) è una persona che mira a conseguire, ad esempio, un maggior livello di performance o, più in generale, una maggior soddisfazione e un maggior benessere nella sua vita personale e/o professionale.”
Il Coachee approccia un percorso di Coaching per prendere una decisione che fatica a prendere (cambiare lavoro, cambiare partner), per migliorare la propria autostima, imparare a dire di no e mettere sé stesso/a al centro delle sue giornate, per raggiungere una condizione di equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, per sviluppare maggior organizzazione e/o pianificazione delle proprie attività, per sviluppare (attraverso un processo creativo) un’idea o un progetto che ha in testa.
A volte, però, un Coachee non è nella condizione di affrontare un percorso di Coaching in quanto il suo equilibrio emotivo è minato da importanti ferite del passato che non gli permettono di approcciarsi in modo ottimale né al presente, né al futuro. Parliamo di quelle situazioni latenti, non opportunamente o per nulla elaborate dalla persona che, anche a distanza di anni (o decenni), continuano a palesarsi e arrecare danno o disturbo alla serenità dell’individuo.
Le ferite del passato e il supporto psicologico
Disturbi post traumatici da stress, lutti, fobie, abusi e problemi relazionali genitori/figli, ad esempio, richiedono l’intervento di una figura diversa dal Coach che, con la propria professionalità, sappia delicatamente introdursi tra Coach e Cliente.
Infatti, un obiettivo di Coaching fissato su basi fragili e repentine darebbe alla persona scarsissime possibilità di successo, con altissima probabilità di fare, in tempi brevi, grandi (e magari gravi) passi indietro.
Da qui l’esigenza di offrire ai miei Clienti strumenti concreti e un supporto mirato per raggiungere una condizione di armonia ed equilibrio tra il loro passato, il loro presente e il loro futuro. Da qui la volontà di essere affiancata dalla Dr.ssa Samantha Pera, Psicologa specializzata in Psicoterapia e Terapeuta E.M.D.R., con la quale ho già condiviso diversi progetti di successo nel recente passato.
Collaborando insieme abbiamo avuto modo di verificare sul campo quanto la Terapia possa essere di supporto al Coaching e viceversa.
Che sia un Coachee o un Paziente non fa differenza: ciò che entrambe abbiamo a cuore è il benessere della persona in tutte le sue sfaccettature.
Conclusione
Concludo ringraziando la Dr.ssa Samantha Pera per accompagnarmi in questo meraviglioso progetto: sarà un piacere collaborare fianco a fianco!
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Articolo redatto in esclusiva per il progetto Voglio Essere Me.
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