Conoscete Ruth, Ruth la moabita?
Ruth è uno di quei personaggi biblici dal quale c’è sempre da imparare.
Ruth perde il marito, il quale muore senza lasciarle figli, ne’ eredità, ne’ speranza alcuna. Tutto ciò che resta a Ruth è sua suocera – bella consolazione direte voi – e un paese straniero nel quale sta pensando di andare a vivere per non lasciare la madre di suo marito – rimasta vedova a sua volta anche lei e per di più senza i due unici figli maschi – da sola.
Perciò, armandosi di estrema determinazione – probabilmente non ha altri bagagli con se’ – Ruth se ne va ad abitare a Betlemme, sola soletta con la suocera.
Qui, lei si darà un gran da fare, andando a spigolare nei campi di grano – nei quali non avrebbe diritto di andare – per racimolare quanto basta per sopravvivere, per se’ e la sua nuova “amica”. (Ironia del caso: il nome Ruth vuol dire proprio “colei che è amica”).
Lavorando instancabilmente nei campi, Ruth riceve attenzioni e grazia da parte del proprietario dei campi, Boaz, il quale, vedendo la sua attitudine e disposizione d’animo, deciderà di riscattare lei, sua suocera e quanto appartenesse al defunto marito.
Cosa mi/ci insegna la vita di Ruth?
Determinazione e coraggio per riorganizzare la propria vita a dispetto delle circostanze, porteranno al nostro riscatto.
Non sempre, infatti, ci viene data la possibilità di scegliere cosa vogliamo che avvenga nel nostro futuro, non abbiamo sempre il controllo degli eventi, ne’ tanto meno degli effetti che questi avranno nelle nostre vite.
Uno dei segreti? Lavorare su noi stessi per non arrendersi mai. Alla fine la redenzione ci sarà.
Così ho incontrato “MargaretCoach”, – le ho dato questo soprannome ricordando la celebre Margaret Thatcher – in un momento di vita professionale in cui gli eventi non erano esattamente quelli avevo programmato ne’ sperato avvenissero.
Mi sentivo sempre sbagliata e nel posto sbagliato. Cercavo quotidianamente di riorganizzare le mie emozioni e prestazioni professionali per essere all’altezza della situazione.
E così, nell’ottica di un percorso professionale di crescita, ho iniziato a lavorare con Margherita su me stessa e non più sugli altri; perché sì, tutto ciò che possiamo fare è sempre e soltanto cambiare noi stessi e mai gli altri.
Giusto MargaretCoach?
Con Margherita puoi spacchettare le tue emozioni/reazioni e decidere che fartene, sia sul fronte personale che professionale. Puoi fare una lista di tutto quello che hai e lavorare su quello che vorresti aggiungere a quello che già hai.
È sempre e solo un percorso costruttivo e mai distruttivo.
È sempre e solo questione di te, mai degli altri.
Per cui, se vuoi anche tu riorganizzarti a seguito di eventi impattanti che stanno mettendo a dura prova il tuo equilibro, prepara le valigie – come Ruth – si parte!
Samantha
Redatto in via esclusiva per il portale Voglio Essere Me.