In aggiunta alle cause “più comuni” che solitamente impediscono alle persone di raggiungere i propri obiettivi, oggi voglio sottolineare la paura del successo e le implicazioni che, spesso e volentieri, questa paura può avere nell’ostacolare una persona che desidera raggiungere la sua meta.
Parto subito con il dire che il raggiungimento di un obiettivo (che, in senso ampio, possiamo definire “successo”) è influenzato da un discorso di aspettative. In sostanza, avere successo crea aspettative. Vincere crea aspettative. Ti faccio qualche esempio.
Sei una giocatrice di pallavolo e alla prima partita di campionato tu e la tua squadra vi portate a casa la prima vittoria della stagione. Cosa si aspetteranno l’allenatore e i tifosi da voi per il secondo match? Un’altra vittoria o una sconfitta? Ovviamente, un’altra vittoria! In fondo, se avete vinto la prima partita, potete vincere anche la seconda, la terza e via dicendo. Aspettativa creata.
Stessa cosa al lavoro. Hai risolto un problema che nessuno dei tuoi colleghi era riuscito a sistemare? Quel compito magicamente diventerà tuo e chi ti affiderà “nuovi casi da risolvere” si aspetterà che tu chiuda con successo ogni questione come hai fatto con quella precedente. Anche in questo caso, la tua bravura (altrimenti detto “il tuo successo nel portare a termine quel compito”) ha creato un’aspettativa.
In aggiunta, essere performante al lavoro potrebbe portarti a ricevere una promozione (quindi a raggiungere altri successi), ma spesso sappiamo che una promozione (oltre a successo e maggiorazione di stipendio) significa anche responsabilità, problemi più importanti da risolvere, nuovi progetti da portar avanti e, magari, più persone da gestire: una promozione è sicuramente soddisfazione, ma anche stress, frustrazione e fatica.
In questi casi, cosa potrebbe fare la tua mente? Metter in atto alcuni meccanismi (consapevoli o no) per evitare di raggiungere certi risultati particolarmente soddisfacenti che, come abbiamo detto sopra, potrebbero generare in te stress, frustrazione e ulteriore fatica. Stando nel tuo (e lasciando performare altri), avresti molte meno possibilità di ricevere quella promozione e di innescare le dinamiche citate sopra. Perché, quindi, nella mente di una persona il successo e le aspettative che si generano possono trasformarsi in vera e propria paura e fungere da blocco (a volte inconsapevole)? Il meccanismo che si innesca è molto sottile.
- Ho paura del successo perché se ho successo una volta, dovrò poi avere successo sempre: se riesco a fare bene una cosa una volta, ci si aspetta che io la faccia bene sempre;
- Ho paura del successo perché se riuscissi veramente in quell’impresa, potrei scatenare l’invidia di certe persone che, invidiose, potrebbero escludermi e lasciarmi sola;
- Ho paura del successo perché avere successo significa possedere delle capacità e delle abilità che io non credo di avere;
- Ho paura del successo perché non penso di esserne degna e di meritarmelo;
- Ho paura del successo perché avere successo significa diventare popolare ed io preferisco defilarmi dai riflettori e dalla gente che, immancabilmente, finirebbe per puntarmi gli occhi addosso;
- Ecc.